




IL VECCHIO PRINCIPE
uno spettacolo dagli 8 anni a Matusalemme
testo e regia César Brie
in scena Manuela De Meo, Daniele Cavone Felicioni e
costumi Anna Cavaliere
produzione Teatro Presente / ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione
uno spettacolo di Teatro Presente
un ringraziamento speciale per Vincenzo Occhionero, a lungo fra i protagonisti dello spettacolo, che ha contribuito all'ideazione e alla creazione del lavoro
durata: 60 minuti
Il Piccolo Principe si fa Vecchio e scopre il suo deserto nei corridoi di un ospizio.
Il ricordo di un amore si fa sogno e si confonde con la grottesca realtà dell'ospedale tra le comiche visite dei parenti e del primario.
In un ospedale geriatrico Vecchio, un paziente anziano, dice di venire da una stella dove ha lasciato un fiore. Antoine, l'infermiere che si prende cura di lui, lo ascolta e a volte si spazientisce perché Vecchio si alza di notte, parla con persone che non ci sono ed è preoccupato per il fiore che ha abbandonato. Il giorno delle visite arrivano il primario, un nipote ubriacone, una nipote manager sempre attaccata al cellulare e un altro visitatore che accende e spegne le luci di continuo. Vecchio si sente solo nell'ospedale, cerca qualcuno nei corridoi deserti, confonde i lampioni con le stelle e sogna il suo fiore col quale contemplava l'alba. Antoine resterà sempre più affascinato da questo vecchio folle e fragile che, apparentemente senza logica, rimane profondamente coerente con sé stesso e con il suo amore. Quando Antoine capisce che Vecchio gli sta insegnando un altro modo di vivere, Vecchio si accorge che è ora di tornare al suo pianeta.
NOTE DI REGIA
Ho 60 anni, l'età in cui si comincia a pensare di essere vecchi e a desiderare tanto che qualcuno si occupi di noi.
Ho così immaginato insieme al gruppo un Vecchio Principe al quale l'Alzheimer apparentemente fa perdere la memoria (o forse la fa recuperare).
Ho lavorato con gli attori creando immagini e metafore sul tema dell'abbandono, dell'essere inermi, dell'amicizia e del prendersi cura.
César Brie
Candidato al “Premio Teatro del Mundo 2013” di Buenos Aires come Miglior Spettacolo Straniero
“César Brie firma la regia di uno spettacolo tenero e sognante, in cui i vecchi
hanno ancora qualcosa da insegnare. Ci stimola a riflettere sul significato della morte.
In un mondo in cui bisogna rimanere giovani a tutti i costi”
Angela Villa - dramma.it
“Sono attori che danzano con la leggerezza dell’allenamento e
la pesantezza dei sentimenti quelli de 'Il vecchio principe”
Claudia Brunetto - Palco Reale
“L'amicizia, il prendersi cura, i ricordi intatti di un' anima ritornata bambina
vibrano in uno spettacolo lirico, che fa poesia con i mezzi 'poveri' tipici del teatro di Brie”
Simona Spaventa - larepubblica.it
“Mi ha lasciato una piccola luce che porterò sempre con me, e con la quale
spero di poter illuminare questo mondo, che custodisce cose così belle come le rose.
Grazie per aver portato il vostro talento in questo angolo di mondo”
Gonzalo Walter Tambornini - uno spettatore del Banfield Teatro Ensamble (Buenos Aires)











Foto
Gabriele Reig e Gabriele Ciavarra